LA NOSTRA STORIA


Nelle parole di Giorgio Brumat, fondatore a 42 anni, nel 1971 a Bergamo, del primo nucleo di quella che due anni dopo trasformò nell’Associazione Italiana Donatori Organi, tratte dal volume “AIDO 1971- 1991 Vent’anni per la vita”, ci sono le radici dell’associazione.

“Nella mia attività di collaboratore scientifico di una casa farmaceutica, periodicamente visitavo i medici dei vari reparti ospedalieri e ve n’era uno in particolare che visitavo malvolentieri: il centro dialisi.
Vedere quei pazienti emaciati, dai volti tristi, sconsolati, legati ai reni artificiali per 11-12 ore al giorno (erano i tempi di dialisi nel ‘70) per 3 giorni alla settimana, mi provocava una tale angoscia da togliermi il respiro.
Incominciai allora ad interessarmi al problema di questi ammalati; interpellai medici, chirurghi, consultai nefrologi, dializzatori, medici legali, biologi. […] E il trapianto divenne il mio obiettivo. […]
Non potevo più ripetermi: «Ma non è un problema mio, ci debbono pensare i responsabili delle strutture sanitarie, coloro che reggono le sorti della Sanità pubblica». No! Dovevo fare qualcosa, costasse quel che costasse.
E così feci. […] Dopo aver raccolto dati, informazioni, notizie documentate, decisi di dar vita ad una associazione che avesse come finalità quella di sensibilizzare l’opinione pubblica al dono degli organi post-mortem, a scopo di trapianto terapeutico.

Giorgio Brumat Fondatore DOB prima, AIDO poi

L'atto costitutivo di AIDO REGIONALE VENETO, 1981



1973

I primi 5 anni furono i più difficili. Dovevamo vincere problemi di ordine morale e psicologico, quali la sacralità della salma, l’intangibilità del defunto, il rispetto della pietas dei parenti: erano scogli non facilmente superabili. Il timore che il prelievo venisse praticato in stato di morte apparente; organi mancanti il giorno della resurrezione; prassi illecite su pazienti moribondi per procurare organi; sospetto di commercio per arricchire gli operatori sanitari, erano costanti e purtroppo ancora attuali obiezioni…

L’Associazione Italiana Donatori Organi nasce a Bergamo il 26 febbraio 1973. Bisogna comunque ricordare che il primo gruppo di donatori di organi a carattere prettamente provinciale si forma sempre a Bergamo (Donatori Organi di Bergamo – D.O.B.) per iniziativa di Giorgio Brumat. Le prime fasi dell’Associazione si sovrappongono, non solo cronologicamente, con i primi trapianti italiani, al tempo possibili, esclusivamente per i reni. L’obiettivo dell’AIDO è quello di cercare di diffondere la prospettiva di tale trattamento risolutivo, come auspicabile alternativa alla dialisi per i nefropatici. Questa situazione, tra l’altro, si rivelava anche di maggior urgenza rispetto ad oggi, stanti le grosse difficoltà che tale trattamento comportava ancora agli inizi degli anni ‘70. I pazienti afflitti dalle varie forme di insufficienza renale, infatti, erano costretti a spostarsi di decine di chilometri per effettuare, con cadenza trisettimanale, il trattamento, a questo obbligati dalla scarsità e dalla dislocazione dei centri di cura.


1975

Nei giorni 19, 20 e 21 settembre si tiene la prima Assemblea nazionale a S. Pellegrino Terme (BG) unitamente al primo convegno di studio dei Consigli scientifici operanti in seno all’associazione. L’impegno e la serietà con la quale vengono affrontati i problemi di carattere associativo e quelli di carattere scientifico danno una svolta decisiva alla vita dell’associazione, contribuendo, attraverso il lavoro svolto dai Consigli scientifici, ad accreditarla ed a formulare una bozza di testo legislativo sulla materia. Il primo Consiglio direttivo eletto dai delegati nomina Presidente nazionale il dottor Aldo Boccioni che si distingue per alcune iniziative: l’accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione per la promozione dell’AIDO nelle scuole e i contatti con il Ministero della Sanità e con varie personalità del mondo politico per la nuova legge sui trapianti.



1977

A Cervia, nel corso della prima assemblea straordinaria (3-5 giugno), i delegati nazionali approvano all’unanimità il nuovo Statuto associativo. A Bolzano si tiene la seconda assemblea nazionale (25-27 novembre), nel corso della quale si procede al rinnovo delle cariche associative per il triennio 1978-1980 e all’approvazione del regolamento dello statuto. Grande soddisfazione per il numero degli iscritti (71.365) e per i gruppi comunali presenti su tutto il territorio nazionale (620).


1980

San Pellegrino Terme ospita nel mese di maggio (23-25) il secondo convegno di studi sui prelievi e trapianti di organo. I lavori delle sei commissioni (Chirurghi trapiantatori, Medici legali, Immunologi, Neurochirurghi – Rianimatori, Cardiochirurghi, Oculisti) si concludono con una assemblea plenaria nella quale vengono approvati gli emendamenti al nuovo disegno di legge sui trapianti predisposto dalla Commissione Sanità della Camera. Il professore Paride Stefanini a nome di tutti i partecipanti rivolge un caloroso ringraziamento all’AIDO per l’organizzazione del Convegno.


1981


Il 21 marzo 1981 alle ore 16.00 presso la Sede del Gruppo Comunale AIDO di Venezia si è costituito il COMITATO REGIONALE VENETO. Eletto Presidente Daniele Lorenzo


1984


IL PRESIDENTE PERTINI SOTTOSCRIVE L’ADESIONE ALL’ASSOCIAZIONE E L’ATTO DI DONAZIONE. 

Il 10 e l’11 giugno Perugia ospita la prima Giornata Nazionale AIDO – LIONS per la donazione degli organi.



1986

Il 28 febbraio a Bergamo, nel corso di una cerimonia, il Ministro della Sanità Degan consegna al Presidente Rodari la medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica, conferita all’Aido dal Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. Nel mese di settembre (26-28) si tiene a Foggia la V Assemblea Nazionale nel corso della quale viene approvato l’Istituzione di un fondo, nel quale fare affluire contributi delle strutture periferiche dell’AIDO, a tutti i livelli, per la realizzazione di iniziative dirette alla formazione di giovani medici e personale paramedico partecipanti ai programmi di trapianto in Italia.


1987


A 14 anni dalla costituzione di AIDO Nazionale (1973), nascono le strutture regionali, una vera e propria rivoluzione statutaria e organizzativa per un’associazione tanto giovane, resa indispensabile dalla sempre più marcata attribuzione alle Regioni di poteri in ambito sanitario. Già da alcuni anni, peraltro, erano operativi dei Comitati di coordinamento delle Sezioni provinciali – strutture che tuttora rappresentano sostanzialmente l’ossatura organizzativa – che prepararono e accompagnarono questo passaggio.



1989


Nel mese di maggio il presidente nazionale Vittorio Mazzotto, attraverso il Fondo Boccioni, bandisce 10 borse di studio a favore di giovani medici Anestesisti – Rianimatori, partecipanti al programma dei trapianti di organo in Italia.



1990


Il 29 aprile 5.000 aderenti, provenienti da tutta Italia, sfilano per le vie di Roma, dal Colosseo a Piazza San Pietro, dietro uno striscione con su scritto:”In silenzio, insieme per la vita”. Scopo della manifestazione la protesta silenziosa per il ritardo dell’approvazione della nuova legge per i trapianti. Il 21 luglio stipula della convenzione con la seconda Università degli Studi di Roma per l’istituzione di un Corso di perfezionamento in “Trapianti di organo” e bando di concorso per n. 5 premi di studio (di cui uno destinato ai trapianti pediatrici) per laureati in medicina e chirurgia per attività di perfezionamento nel campo dei prelievi e dei trapianti di organo.



1991


Il 7 giugno nel corso di una conferenza stampa presso l’Hotel Nazionale di Roma il presidente nazionale Piergaetano Bellan denuncia che nel 1990 sono morte oltre 600 persone in attesa di trapianto e che sono stati effettuati 287 prelievi a fronte della disponibilità di 1.136 potenziali donatori. Viene lanciata una raccolta di firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per superare le lacune della legge n. 644 del 1975.



1993


Il 30 aprile, l’1 e il 2 maggio si svolge a Brescia il convegno internazionale “Unità europea nei trapianti di organi: leggi ed esperienze a confronto”, organizzato dalla Sezione provinciale di Brescia e dal Consiglio Regionale della Lombardia su incarico dell’AIDO Nazionale.



1995


Il 15 giugno il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro riceve una delegazione di partecipanti all’VIII Assemblea Nazionale dell’AIDO (Fiuggi 15-17 giugno). Nel corso dell’incontro afferma: “Grazie, grazie molto per avere iniziato, perché vuol dire aver aperto una strada. Grazie, perché vi muovete su un piano di generosità, su un piano di solidarietà, su un piano di questo denominatore comune umano, che dovrebbe essere per ciascuno di noi, a cominciare dal sottoscritto, di assoluta chiarezza. L’augurio che io faccio per la vostra assemblea è un augurio che faccio a ciascuno di noi: di essere capaci di raccogliere questa vostra testimonianza, perché voi rappresentate molto, ma soprattutto, incarnate molto, che è molto di più che parlare. E’ molto di più”.



1996

Vengono depositate in Cassazione 102.386 firme raccolte in tutta Italia per una proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo” Modifica dell’art. 6 della legge 2 dicembre n. 644 del 1975: disciplina dell’obiezione al prelievo di parte di cadavere a scopo di trapianto terapeutico. Norme a tutela del rispetto delle dichiarazioni di volontà del cittadino in materia.”


1999

AIDO entra a far parte della Consulta tecnica permanente per i trapianti, come previsto dall’art. 9 comma 2 della legge 91/99. Il lavoro di collaborazione con le istituzioni prosegue.


2006


Il 19 aprile a Roma, nella sala dell’Istituto Superiore di Sanità, viene presentato ai componenti della Consulta Nazionale dei Trapianti il Sistema Informativo AIDO (SIA) per il trasferimento dei Soci AIDO nel Sistema Informativo dei Trapianti (SIT).



2006

Presidente Maria Grazia Bettiol

Soci 189.465

19/04/2006 Accordo tra AIDO e CNT il SIA è stato presentato alla Consulta tecnica dei Trapianti

23/09/2006 Corso SIA a Camposampiero (PD)

06/05/2006 Firma del Protocollo tra CRT/FIASO/AIDO Giornata Nazionale donazione

 


2007

Viene firmato il protocollo d’intesa tra AIDO e l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia.



2008


Il 6, 7 e 8 giugno a Sesto Fiorentino (FI), nel corso dei lavori della VII Assemblea Nazionale Straordinaria e della XII Assemblea Nazionale Elettiva, nel salone dei Cinquecento del Palazzo Vecchio a Firenze, vengono consegnati al Direttore del Centro Nazionale Trapianti i nominativi di un milione di soci AIDO presenti nel SIA da trasferire nel SIT.

2013

Prende avvio il progetto di ricerca “Dono, organi e comunità immigrate: aspetti sociali, culturali e medico-sanitari del dono del sé nell’altro”. Lo stesso anno, per i festeggiamenti del quarantennale viene realizzata una tavola rotonda sul tema del Dono a Lucca


2020


AIDO rinonima la sua Giornata Nazionale “Giornata Nazionale del Sì”, dedicando questa prima edizione al Sì delle persone alla donazione di organi e tessuti.

La pandemia ha un effetto gravissimo sull’Associazione, che tuttavia percorre nuove strade, come quella progettuale e quella della digitalizzazione. 


2021

Nasce DIGITALAIDO